Lo sviluppo tecnologico dell’auto, le normative ambientali sempre più severe, il nuovo concetto di mobilità e l’auto a guida autonoma e assistita che hanno cambiato i modi di lavorare degli addetti alla riparazione e manutenzione delle vetture, sono stati alcuni degli argomenti trattati durante il 1° Automotive Campus. Un evento che si è svolto mercoledì 17 ottobre, presso l’Atahotel Expo Fiera di Pero – Milano, che ha visto la partecipazione di oltre 470 operatori e che potrà diventare, negli anni a seguire, un importante appuntamento per l’intero settore.
Giuseppe Polari, editore della Duessegi Editore (GA- il Giornale dell’Aftermarket, Il Giornale del Meccanico, IoCarrozziere) ha salutato i presenti spiegando le motivazioni che lo hanno indotto ad organizzare il 1° Automotive Campus, un evento dedicato al mondo dell’auto a 360 gradi. Il convegno è stato aperto dall’Onorevole Sara Moretto, intervenuta via Skype dalla Camera dei Deputati, che ha illustrato la sua proposta di legge dal titolo “La regolamentazione dell’autoriparatore”, un ddl pensato per definire la figura dell’autoriparatore. Si sono poi succeduti interventi di competenti relatori del settore come Massimo Treffiletti, Dirigente responsabile CARD (accordi associativi antifrode di ANIA), l’Avv. Marco Rodolfi, esperto di diritto assicurativo, il Prof. Silvano Guelfi, Docente associato del Dipartimento di ingegneria Gestionale e della Produzione (Politecnico di Torino) e tanti altri.
Le relazioni sono state intervallate da quattro tavole rotonde, momenti di scambio durante i quali i rappresentanti delle più importanti compagnie assicurative, delle flotte, delle case automobilistiche e delle principali confederazioni, si sono confrontati sulle principali questioni che coinvolgono il futuro del mercato. In quella dal titolo: “IoT e ai Big data: come dall’economia dei dati potrebbe cambiare la riparazione” ha partecipato, tra gli altri, anche il Presidente di ADIRA Bruno Beccari. Interessanti i contributi di tutti i relatori che hanno sottolineato l’importanza di avere accesso ai dati e quindi alle informazioni per consentire a tutti di lavorare al meglio in uno scenario di libera concorrenza.