Nel corso del 2019, le Istituzioni dell’Unione Europea sono state chiamate ad occuparsi a tutto tondo dei principali temi riguardanti il mondo dell’aftermarket automobilistico indipendente. Dalla valutazione sull’impatto del Regolamento BER n. 461/2010 (sostitutivo della Legge Monti e con scadenza prevista nel 2023) alla discussione sulla protezione del design, dalla sicurezza informatica all’accreditamento degli operatori indipendenti per le operazioni di riparazione e manutenzione proprio relative alla sicurezza, dai provvedimenti attuativi del nuovo Regolamento UE (n. 858/2018) circa l’omologazione dei veicoli al grande tema riguardante le regole per l’accesso ai dati nel veicolo.
Oltre all’agenda legislativa sopra indicata, il 2019 si è caratterizzato anche per il rinnovo del Parlamento Europeo conseguente alle ultime elezioni di fine maggio. Elezioni che hanno registrato la più alta affluenza alle urne degli ultimi 20 anni, a dimostrazione di un rinnovato interesse dei cittadini verso l’Europa e le sue Istituzioni.
Due terzi dei membri del nuovo Parlamento Europeo saranno al loro primo mandato ed il nuovo equilibrio politico che si è determinato (maggior peso politico dei liberali e degli ecologisti, perdita di posizioni della coalizione formata dai conservatori e dai social democratici, aumento della destra ecc) conduce a porsi domande fondamentali circa l’orientamento che il nuovo Parlamento assumerà per il prossimo mandato relativamente ad aspetti fondamentali per il settore dell’aftermarket indipendente, quali la protezione delle PMI, il rafforzamento della concorrenza e l’accesso ai dati.
Il rischio maggiore per il settore potrebbe essere che il nuovo corso politico adotti quadri normativi che, invece di aiutare, ostacolino il lavoro degli operatori dell’aftermarket indipendente, privandoli del loro diritto ad effettuare legittime operazioni di riparazione e manutenzione dei veicoli (ad esempio attraverso la negazione dell’accesso al veicolo, ai suoi dati, alle sue funzioni così come l’interazione diretta con il cliente).
Pertanto l’obiettivo di FIGIEFA e delle singole Associazioni Nazionali come la nostra, è quello di proseguire con il lavoro svolto fino ad ora, accompagnato da nuove iniziative per chiedere con forza alle Istituzioni UE misure a favore della libera ed effettiva concorrenza in tutto il settore dell’aftermarket automobilistico e che tengano conto delle seguenti priorità:
> Aggiornamento della legge sulla concorrenza a protezione dei consumatori e degli operatori indipendenti contro certe tendenze di tipo monopolistico.
> Completa attuazione del nuovo Regolamento di omologazione dei veicoli (in vigore da settembre 2020) in modo tale da garantire l’accesso degli operatori indipendenti ai dati di cui hanno bisogno, in modo rapido ed a costi ragionevoli.
> Una legislazione specifica che consenta l’accesso diretto, bi-direzionale, in tempo reale al veicoli, ai suoi dati, funzioni ed utenti.
> Un nuovo schema di certificazione degli operatori indipendenti (SERMI) che permetta loro di poter eseguire riparazioni e manutenzioni relative alla sicurezza (antifurto).
> Norme chiare in tema di sicurezza informatica per l’accesso ai dati.
Nei prossimi 5 anni, quindi, la nostra azione sarà sempre più basata sulla prevenzione di qualsiasi forma di monopolio o di chiusura del mercato, nonché sul sostentamento e sul perseguimento del progresso e della competitività dell’imprenditoria indipendente, oltre che di servizi e soluzioni innovative che possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi della UE per quanto riguarda il programma di mobilità sicura, intelligente e sostenibile.